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Preti gay, vicariato: chi lo è venga allo scoperto

“Nessuno li constringe a rimanere sacerdoti sfruttandone i benefici”

Se ci sono sacerdoti gay, "coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto", perche "nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici". Lo afferma il vicariato di Roma in una nota diffusa all'indomani delle rivelazioni di Panorama su alcuni preti che condurrebbero una "doppia vita", frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale.

Il vicariato di Roma, pur tacciando l'articolo di scandalismo, diffamazione e di voler screditare la Chiesa, di fatto non esclude che qualche sacerdote possa condurre una doppia vita, precisando però che a Roma vivono molti sacerdoti provenienti da tutto il mondo per studiare e che nulla hanno a che fare con la Chiesa di Roma. "Non vogliamo loro del male - si afferma nella nota pubblicata sul sito del vicariato Romasette.it - ma non possiamo accettare che a causa dei loro comportamenti sia infangata la onorabilità di tutti gli altri". "Chi conosce la Chiesa di Roma, dove vivono anche molte centinaia di altri preti provenienti da tutto il mondo per studiare nelle università, ma che non sono del clero romano né impegnati nella pastorale - rileva il vicariato - non si ritrova minimamente nel comportamento di costoro dalla 'doppia vita', che non hanno capito che cosa è il 'sacerdozio cattolico' e non dovevano diventare preti. Sappiano che nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici. Coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto".

Il vicariato di Roma "è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale": è quanto afferma in una nota riferita alla "doppia vita" condotta da alcuni sacerdoti gay su cui punta il dito un'inchiesta di Panorama. "Dinanzi a simili fatti - aggiunge la nota diffusa sul sito del vicariato - aderiamo con convinzione a ciò che il Santo Padre Benedetto XVI ha ripetuto più volte negli ultimi mesi: i peccati dei sacerdoti ci richiamano tutti alla conversione del cuore e della vita e ad essere vigilanti a non inquinare la fede e la vita cristiana, intaccando l'integrità della Chiesa, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto". (ANSA)