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Apre nuovo Macro, una grande “piazza” tra vecchio e nuovo


Una casa popolata di farfalle che volano tra fiori colorati, simbolo della liberta' di creare in un luogo che accoglie e protegge l'arte contemporanea. E' l'opera che accoglie i visitatori per l'inaugurazione dei nuovi spazi espositivi del Macro, come presentati nella veste totalmente ridisegnata dall'architetto francese Odile Decq, vincitrice nel 2001 del concorso internazionale bandito dal Comune di Roma. Un'operazione da 20 milioni di euro e circa 10 anni di 'gestazione' per restituire alla vita, attraverso un'operazione di "microchirurgia urbana", un grande spazio destinato a ridefinire completamente la fruizione culturale dei cittadini di Roma. Promosso da Roma Capitale e dall'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali e Assessorato all'Urbanistica, il progetto, innovativo e complesso, trasgredisce l'approccio tradizionale di integrazione tra vecchio e nuovo in un contesto di carattere storico, con l'intento di costruire negli spazi del vecchio stabilimento industriale Peroni un 'dialogo' col patrimonio artistico del quartiere e dell'intera citta'. Un ristorante, una libreria, perfino un parcheggio ed una terrazza - paesaggio, uno spazio pubblico che viene offerto gratuitamente per dare a tutti la possibilita di vivere l'arte anche senza visitare le esposizioni."Sono qui oggi per dare un messaggio chiaro, quello sulla funzione di Roma -ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, intervenuto all'inaugurazione con le stampelle dopo l'intervento alla gamba subito ieri - una citta' che non si volge solo al passato e a cio' che ha ereditato dai suoi padri, ma riesce a mettere insieme tutte le forme artistiche ed espressive".
Il messaggio, ha detto Alemanno, "e' dire ai giovani che attraverso l'arte contemporanea possono essi stessi creare guardando al futuro". "Quest'inaugurazione - ha confermato l'assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma Umberto Croppi - contribuira' a cambiare radicalmente la nostra vita collettiva. E' una grande 'piazza' che cambiera' la fruizione della cultura da parte dei romani e non". Un progetto, come ha sottolineato Croppi "che questa amministrazione ha ereditato, ed e' giusto riconoscerlo. Se un merito c'e' e' quello di aver accolto un cantiere in piedi da anni e di aver dato una stretta ai lavori". Circa il 'sostentamento' di un'opera cosi' importante, Croppi ha assicurato che 'l'amministrazione ha gia' varato, colmando una lacuna sostanziale, un modello di Fondazione che consenta la partecipazione di aiuti da privati". Anche l'evento inaugurale, ha ricordato, "e' stato realizzato grazie ad aziende importanti, da Unicredit ad Enel, che si conferma partner anche per il futuro".La vita 'di piazza' in una citta' come Roma e' stata la fonte d'ispirazione di Odile Decq nel progettare gli spazi.
"Era importante - ha sottolineato l'architetto - creare un luogo dove le persone potessero entrare ed incontrarsi, per farlo vivere appieno agli abitanti del quartiere. Fare un museo per un architetto e' sempre un'esperienza fantastica, ma farlo a Roma lo e' ancora di piu' perche' e' una citta' di storia e di grande architettura che da circa 10 anni si sta davvero lanciando nel contemporaneo. Oggi lascio il Macro a voi e alla citta', e sono molto commossa di potervelo offrire".Ad accogliere i visitatori della nuova ala del Macro, l'opera vincitrice dell'Enel Contemporanea Award 2010, il progetto d'arte contemporanea promosso da Enel, che quest'anno giunge alla sua quarta edizione, dal titolo 'Are you really sure that a floor can't also be a ceiling?' (Sei davvero sicuro che un pavimento non possa essere anche un soffitto?).Una casa di farfalle realizzata dal duo di artisti olandesi Bik Van der Pol, ispirata alla celebre 'Farnsworth House' di Mies van der Rohe, che riflette sul rapporto tra uomo e natura sensibilizzando il pubblico sulla necessita' di comportamenti ecosostenibili. Un'opera altamente simbolica che racchiude il cuore pulsante e vitale del nuovo Museo, rappresentando un battito d'ali per il futuro. La visione dell'installazione, accessibile fino al 16 gennaio 2011, e' gratuita. (Adnkronos)