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100 foto per scoprire l'Oriente misterioso di Tiziano Terzani



L'Oriente misterioso e la voglia di immergersi in questo mondo. Questo il messaggio dell'esposizione fotografica "Tiziano Terzani. Clic! 30 anni d'Asia. La mostra", a Palazzo Incontro a Roma e che sara' aperta al pubblico fino al 29 maggio. Cento foto che permettono di viaggiare e scoprire i luoghi dove il giornalista, scomparso in Vietnam nel 2004, ha vissuto. Protagonista assoluta di questa mostra - curata dal figlio, Folco Terzani, promossa dalla Provincia di Roma-Progetto Abc e organizzata da Civita, in collaborazione con Fandango - l'Asia, la terra che piu' di tutte Tiziano Terzani ha amato. "La parola cultura purtroppo in questo momento, nel nostro Paese, si associa alla parola crisi, ma proprio per questo sono contento che questo progetto si sia realizzato - dichiara il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, presente all'evento -. La mostra e' una grande novita' perche' la conoscenza di Terzani era legata fino ad ora alla sua capacita' di utilizzare la parola. Oggi invece conosciamo le emozioni di questo personaggio attraverso le sue foto". "La fotografia quindi come strumento di trasmissione delle emozioni. Ci ha lasciato dunque -conclude- come patrimonio di questa sua voglia di comunicare, oltre le pagine memorabili dei suoi libri, anche queste foto". "L'eredita' piu' grande che mio padre mi ha lasciato e' la voglia di scoprire il mondo, come e' la guerra, la rivoluzione - afferma Folco Terzani, figlio del giornalista scomparso - Non a leggerlo pero', anche se leggeva moltissimo, ma a scoprirlo direttamente e anche questa mostra non deve essere un modo per conoscere un mondo antico ma un incitamento ad andare verso il mondo. Siamo stati messi su questa terra, abbiamo una sola occasione, dobbiamo quindi sfruttarla".

"Mio padre aveva sempre con sé - prosegue Folco Terzani - oltre ad un taccuino e una penna, la macchina fotografica perche' aveva anche l'impressione che quel mondo orientale stesse scomparendo e infatti e' stato cosi' “. "Potrebbe essere un percorso sull'Asia ma secondo me e' un percorso su come vivere. Un racconto su come godersi la vita, su come andare a vedere le cose che piu' ti interessano. Quindi attraverso le foto si puo' vedere un giovane ragazzo che va a vedere cos'e' la guerra con i suoi occhi, e, nonostante tutto, e' felice". "Seguì questo percorso nell'Asia - continua Folco Terzani - che in realta' e' un percorso nella sua mente. Un percorso che lo porta in Cina, paese che lui definiva 'il piu' grande esperimento di ingegneria sociale fatto dall'uomo per portare uguaglianza e giustizia''. Un esperimento fallito pero': ''Molto presto - racconta il figlio dello scrittore scomparso - mio padre si rese conto che quel sogno era l'incubo dei cinesi, che quel sistema non andava bene''. Dalla Cina si passa poi ad altri posti come il Tibet, e, ancora, il Giappone. Del paese del Sol Levante, invece, dalle immagini scattata da Terzani emergono le contraddizioni. ''La modernita' con l'antico, l'efficienza dei servizi con la tristezza negli sguardi delle persone: ci sono quindi tutti questi confronti nelle sue foto'', spiega Folco, che sottolinea: ''La mostra d'altra parte deve essere anche un modo per riflettere, un incitamento a partire, a vedere il mondo con i propri occhi".

"Alla fine della mostra - conclude Folco Terzani - c'e' una frase che mio padre mi diceva e che mi ha colpito: “’Fai una vita in cui ti riconosci, in cui sei tu. C'e' un'occasione sola quindi fallo’. Lui era povero e ce l'ha fatta a realizzare i suoi sogni quindi tutti noi possiamo farlo, non ci sono scuse. Ci sono sempre nuovi mondi da esplorare e bisogna farlo". E la voglia di scoprire e' proprio la grande eredita' che Tiziano Terzani ha lasciato a suo figlio. Un'eredita' che viene raccolta attraverso queste foto, attraverso i suoi libri e anche grazie al film, adattamento dell'omonimo bestseller del giornalista, ‘La fine e' il mio inizio: parole e sguardi per raccontare Terzani’ . Un film, interpretato da Bruno Ganz nella parte del giornalista e Elio Germano in quella del figlio, in cui Tiziano Terzani racconta al figlio prima di morire, le sue esperienze, i suoi viaggi, nella loro casa di Orsigna in Toscana, dove lo scrittore ha trascorso l'ultimo periodo della sua vita. (Adnkronos FOTO)