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Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del '400


Una mostra sui trentaquattro anni di attività di Filippino Lippi che mette in risalto la giusta caratura dell'artista pratese accanto al maestro Botticelli: è questo lo scopo dell'esposizione 'Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del '400', visitabile alle Scuderie del Quirinale fino al 15 gennaio 2012. Un periodo di lavoro, quello in rassegna, fra i più proficui per quantità e qualità di opere - dalle tavole agli affreschi, per giungere ai raffinati disegni su carte colorate, veri e propri capolavori a sé stanti. A differenza dell'ultimo Botticelli, infatti, Lippi fu attivissimo, tanto da trasformare l'iniziale rapporto da allievo in quello di vero e proprio emulo e rivale. La vicenda artistica e umana di Filippino Lippi (Prato 1457 circa – Firenze 1504) è avvincente, si svolge tra Prato, Firenze e altre città nella seconda meta del XV secolo e si incrocia con quella di Sandro Botticelli (Firenze 1445 – 1510): figlio di fra Filippo Lippi (Firenze, 1406 -1469), celebre pittore e frate carmelitano, e della monaca Lucrezia Buti, cresce a Prato e, artisticamente, a Firenze, nella bottega di Sandro Botticelli dove è documentata la sua presenza nel 1472. Chiamato Filippino per distinguerlo dal padre, pittore tra i più famosi e apprezzati del suo tempo, diviene a sua volta un artista di primissimo livello, cui il Vasari riserva nella “Vita” dedicatagli, parole di elogio per il “bellissimo ingegno” e la “vaghissima e copiosa invenzione”.
Alessandro Cecchi, Direttore della Galleria Palatina, degli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti e del Giardino dei Boboli di Firenze ed eminente studioso del Rinascimento Italiano, ha curato per le Scuderie del Quirinale la prima grande mostra antologica dedicata a questo artista e ai suoi rapporti con Sandro Botticelli nella Firenze del '400. Le Scuderie del Quirinale proseguono dunque nella presentazione al grande pubblico dei massimi esponenti dell'arte italiana, secondo un indirizzo prescelto dal Presidente, Prof. Emmanuele F.M Emanuele, e in co-produzione con 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE. “Sino ad oggi – dichiara il Presidente Emanuele – è mancata un'esposizione che rendesse pienamente merito a questo nobile artista e mostrasse al grande pubblico la sua indiscussa grandezza che sarà, dal confronto con Sandro Botticelli, pienamente inverata”. Sandro Botticelli, dopo essere stato allievo di Fra' Lippi, è protagonista indiscusso nell'ambiente artistico fiorentino della seconda metà del '400 con la sua attivissima bottega nella via Nuova d'Ognissanti. Accanto a lui, Filippino dimostra subito una personalità talmente originale, da far sì che il celebre studioso Bernard Berenson non lo riconosca e raggruppi inizialmente la sua produzione giovanile sotto il nome fittizio di un fantomatico “Amico di Sandro”.

Il percorso espositivo si articola tra le opere dei due artisti e di alcuni pittori a loro collegati, da Raffaellino del Garbo a Piero di Cosimo, dal grande tondo con la Madonna col Bambino e storie di Sant’Anna del padre fra Filippo (Firenze, Galleria Palatina, 1452) a capolavori di Filippino come l'Adorazione dei Magi della National Gallery di Londra (1478-1479) restaurata per la mostra, la celebre Visione di san Bernardo della Badia fiorentina (1485-1486), la Madonna Strozzi del Metropolitan Museum of Art di New York (1485 circa) essa pure restaurata per l'occasione, e l'Allegoria della Musica di Berlino(Gemäldegalerie, 1500 circa), solo per citarne alcune, a confronto con preziose opere botticelliane fra cui la rarissima Derelitta prestata eccezionalmente dai Principi Pallavicini di Roma. L'esposizione offre altresì l'occasione unica di tributare a Filippino proprio a Roma, dove studiò le antichità e dove ha lasciato il ciclo affrescato della cappella Carafa in Santa Maria sopra Minerva, un doveroso omaggio, ripercorrendone la vicenda umana e artistica, e offrendo agli studiosi e al grande pubblico la possibilità irripetibile di confronti e considerazioni stilistiche, ad esempio con un altro capolavoro recuperato per l'occasione, grazie ai Friends of Florence, come la Pala Nerli di Santo Spirito. In occasione della mostra, i Servizi Educativi-Laboratorio d'arte propongono, per gli adulti, a partire dal 14 ottobre, ogni secondo venerdì del mese, quattro appuntamenti all'ora dell'aperitivo per “leggere” con sguardo diverso uno dei capolavori in mostra. Per i ragazzi dai 7 agli 11 anni, Che maniere!, visita in mostra e laboratorio per conoscere la vita e le opere di Lippi. (Adnkronos)